Una delle domande che mi viene fatta più spesso è: perché le “Costellazioni Familiari” si chiamano così?
Hanno a che fare con le stelle, i pianeti o l’astrologia? Assolutamente no!
Quindi cosa sono le Costellazioni Familiari e qual è la definizione corretta di Costellazioni Familiari?
Da questo fraintendimento nasce l’impronta di oggi: come ha avuto origine il termine “Costellazioni Familiari”?
Le origini: perché le costellazioni familiari si chiamano così?
La definizione in tedesco
Le Costellazioni Familiari, così come le conosciamo oggi, furono codificate, sviluppate e si evolsero dagli studi di Bert Hellinger psicoterapeuta e filosofo tedesco a partire dagli anni ’80. Il nome che Hellinger diede nella sua lingua a questo metodo fu “Familien Aufstellung”.
Letteralmente, ‘ausftellung’ significa allineamento, disposizione, formazione, il significato letterale è: “messa in scena della famiglia”. Questo perché inizialmente le costellazioni nacquero come messa in scena della sola famiglia a rappresentare i possibili “disordini” e le trasgressioni degli “ordini dell’amore”.
Questo termine, quindi, racchiude in sé le basi delle costellazioni familiari: in ogni sistema familiare esiste un ordine, una gerarchia, secondo la quale ogni membro ha il suo posto di diritto. Quando questo ordine in qualche modo viene infranto, in una famiglia si perde l’armonia che deriva dal corretto fluire dell’amore.
In italiano quindi perché le Costellazioni Familiari si chiamano così?
La traduzione italiana: “costellazioni familiari”
La traduzione dal tedesco, in realtà, sembra derivata da un errore dovuto alla contrazione di “Familien Aufstellung” in “Familienstellen”.
Può essere interessante aggiungere che il termine “costellazione” venne utilizzato anche nella lingua tedesca molto prima di Hellinger.
La prima volta che questo termine apparve fu in un saggio di Gustav Jung (Die familiäre Konstellation: 1909). Jung utilizzò la metafora astronomica, per rendere l’idea della connessione fra i membri di una famiglia.
Successivamente il termine tornò nel 1965, in un libro dello psicologo austriaco Walter Toman: “Familien konstellationen. Ihr einflus auf den Menschen“.
Dalle “costellazioni familiari” alle “costellazioni familiari sistemiche”
Successivamente al termine “Costellazioni Familiari” venne aggiunto il termine “sistemiche”.
Questo vocabolo deriva dalla psicologia sistemica della scuola di Palo Alto sviluppatasi in California negli anni ’50. La psicologia sistemica si concentra in modo particolare sulla comunicazione e sulla relazione prima ancora che sull’individuo.
Il termine “sistemiche” ci riporta al concetto di ordine all’interno di un sistema. Quindi questa parola ci riporta al concetto originale di “Aufstellung” di cui ho parlato sopra.
Il concetto di “sistema” è fondamentale nell’ambito delle costellazioni. Esso ci indica che dal punto di vista psicologico ed energetico non siamo entità indipendenti e isolate, bensì facciamo parte di un insieme. Questo insieme condivide l’inconscio collettivo familiare.
Se questo sistema risulta in qualche sua parte in disequilibrio ciò viene percepito in ambito familiare creando disarmonia e problematiche.
L’equilibrio di questo sistema può venire ristabilito attraverso il coinvolgimento esperienziale nella “Costellazione” della persona che percepisce il disequilibrio. Tale disequilibrio può essere percepito nella propria vita identificandolo in un problema specifico o in una sensazione generica di disagio e sofferenza.
Se ti interessa approfondire ti consiglio di leggere “cosa sono le costellazioni familiari” e gli altri articoli nel blog contenuti nella sezione “costellazioni familiari e spirituali”
Conclusioni sul termine “Costellazioni Familiari”
Come abbiamo visto il termine “Costellazioni Familiari” sarebbe sbagliato e il danno più immediato che può arrecare è quello di creare confusione in chi non conosce il metodo. Infatti chi si avvicina per la prima volta a questo mondo potrebbe pensare che abbia a che vedere con l’astrologia o qualche influenza del cosmo, ma così non è.
Fra l’altro non si tratta di un problema solo italiano, infatti questa traduzione errata è stata fatta anche nelle altre lingue.
Da un errore possono nascere cose belle
Comunque, come spesso accade, da un errore nasce qualcosa di bello. Anche se il termine “costellazioni” non è sicuramente il più adeguato per definire questo straordinario metodo, ormai è il termine con cui è conosciuto in gran parte del mondo.
Personalmente devo anche ammettere di essere particolarmente affezionato a questa “metafora celeste”.
In fondo le stelle e i corpi celesti sono ciò che ci ha spinti a sollevare lo sguardo verso il cielo sopra il nostro piano di esistenza. Il termine “Costellazioni” in me rievoca proprio questo guardare oltre, guardare sopra, verso un piano superiore.
E in fondo il fatto di non definire il metodo in modo tecnico, bensì, usando una metafora così potente, trovo che sia un bel modo per non dargli alcun limite.
E tu cosa ne pensi? Se vuoi scrivi nei commenti cosa pensi del termine “costellazioni” e di questo metodo.
Bibliografia consigliata:
Il fiume non guarda mai indietro
Fondamenti storici e pratici delle costellazioni familiari di Bert Hellinger - Ursula Franke
Ordini dell'amore
Un manuale per la riuscita delle relazioni - Bert Hellinger