Mal di schiena: cosa può significare?
Chiunque abbia sofferto di mal di schiena sa perfettamente quanto questo disturbo possa essere invalidante. Il dolore alla colonna vertebrale, infatti, può rendere quasi impossibile la deambulazione o comunque renderla parecchio sofferta.
In questa impronta vedremo come Il mal di schiena possa avere origine psicosomatica. Ancora meglio vedremo, grazie alle costellazioni familiari, che questo sintomo può rappresentare una relazione interrotta o, ancora, un “irretimento”.
Vi sono innanzitutto alcune importanti premesse che ci tengo a elencare:
- Ogni caso è unico ed è impossibile generalizzare un sintomo come il mal di schiena. Vi sono molte variabili. Il male può sorgere in zone diverse della schiena, avere intensità e durata variabili e ognuno di questi particolari può essere importante per definirlo.
- Dal punto di vista simbolico non è così importante che il dolore o il blocco della schiena sia dovuto a una patologia o a un infortunio. Ciò che conta è il sintomo conseguente.
- Come nel caso delle ginocchia se hai questo tipo di problema il consiglio è sempre quello di analizzare a fondo la tua storia ed eventualmente fare una verifica con le costellazioni familiari per comprenderne la radice.
Le origini psicosomatiche del mal di schiena
Non desidero analizzare a fondo o soffermarmi sulle possibili origini psicosomatiche del mal di schiena. Può essere interessante, però, fare una rapida panoramica sulle emozioni che vi possono essere alla base.
Ma di schiena: parte alta della colonna
- Schiena ricurva in avanti. E’ molto comune al giorno d’oggi come problematica anche a causa dell’uso di PC e cellulari. Schiena e collo ricurvi possono essere però anche sintomo di depressione e svalutazione. Può essere anche un segnale dell’essersi fatti carico simbolicamente sulle spalle di pesi non nostri. La postura rimane il primo importante segnale di un possibile mal di schiena. Portarvi l’attenzione con presenza può quindi essere un buon modo per prevenire dolori e lavorare sulla propria interiorità.
- Collo bloccato e indolenzito. Questa parte coinvolge la mobilità della testa spesso bloccandola. Può essere sintomo del non voler volgere lo sguardo e rimanere rigidi sul proprio punto di vista.
- Difficoltà a respirare. Può accadere che il mal di schiena al centro della colonna renda difficile la respirazione. In questo caso il significato può essere che fatichiamo a integrare le lezioni della vita, ciò che essa ci offre. Questo è un segnale anche di preoccupazione verso il futuro.
Parte bassa della colonna
- Dolori e rigidità lombari. La zona lombare è anche la sede del secondo chakra e della sessualità. Problemi in questa zona possono quindi indicare difficoltà a livello sessuale. Un altro tema può essere quello della svalutazione per esempio sul lavoro.
- Bacino bloccato. Se si arriva a questo punto può essere che si stiano bloccando le proprie emozioni e il proprio modo di essere. Paura del giudizio e di esporsi.
Problemi generici di mal di schiena
- Dolori acuti e improvvisi. Questo tipo di dolore può evidenziare l’arrivo di un evento inaspettato al quale non siamo pronti ad adattarci.
- Rigidità generale. Può indicare l’essersi fatti carico di responsabilità eccessive e non nostre. Possono essere anche carichi presi da nostri avi. Genericamente può essere anche sintomo di rigidità mentale e inflessibilità.
Il mal di schiena: esempio di una costellazione familiare
Durante una giornata di costellazioni familiari di gruppo una signora di circa 70 anni dice di avere da sempre problemi di mal di schiena. Ormai questo sintomo è così pesante da renderle impossibile camminare dritta e spesso è costretta a rimanere sdraiata per giorni.
Le vengono fate scegliere due rappresentanti donne, una per lei e una per il suo mal di schiena.
Le due rappresentanti entrano subito in conflitto, la sua rappresentante sembra una bambina spaventata che scappa e si ribella. La rappresentante del mal di schiena appare autoritaria e cerca un contatto con la bambina. Questo contatto appare impossibile, ora la bambina sembra molto arrabbiata e il suo sguardo è pieno di rancore.
Viene chiesto alla donna cosa sia successo fra lei e sua madre quando era bambina. E’ evidente, infatti, che la rappresentante del mal di schiena è in realtà la mamma.
La donna dice che la mamma, rimasta vedova da giovane si era risposata. Lei non aveva mai avuto un buon rapporto col patrigno. Per questo motivo la donna sviluppò un profondo rancore contro la madre colpevolizzandola per la scelta di essersi risposata.
La donna aggiunge che questo era quando lei era giovane, poi negli anni aveva “perdonato” la madre.
Viene proposta alla donna di entrare nella costellazione e lei accetta prendendo il posto della sua rappresentante.
A questo punto viene proposto alla donna di fare un inchino alla madre dicendole: “Cara mamma, so che hai cercato di fare il meglio per me e per la nostra famiglia, grazie”.
La donna con sguardo alterato risponde: “neanche per sogno, piuttosto che inchinarmi mi spezzo in due!”.
La costellazione finisce qui.
Senza bisogno di molto tempo la donna ha pronunciato la frase segreta che sta dietro al suo sintomo del mal di schiena:
mi spezzo ma non mi piego!
L’inchinarsi nelle costellazioni familiari
Riporto di seguito la mia esperienza di conduzione di costellazioni familiari e di costellazioni a cui ho assistito circa il mal di schiena.
Come indicato all’inizio dell’articolo, non è possibile generalizzare e trovare un unico motivo psicosomatico o sistemico per il mal di schiena.
E’ anche vero, però, che ho osservato in chi ha una particolare chiusura o avversità nei confronti dei genitori o di un genitore, che quasi sempre ha problemi di mal di schiena.
La rigidità, l’inflessibilità, il senso di superiorità nei confronti della madre o del padre alla lunga portano a irrigidire patologicamente la schiena.
Ho anche potuto verificare come il gesto dell’inchinarsi ai genitori interiormente e fisicamente durante una costellazione, oltre a rimettere in ordine la gerarchia familiare, aiuta a placare il dolore e i problemi di schiena.
Inchinarsi rappresenta simbolicamente la disponibilità a essere flessibili e sciogliere la rigidità che causa il mal di schiena.
Simbolicamente tutto questo ha un senso. Lo sforzo di porsi sopra i propri genitori giudicandoli, criticandoli e sentendosi superiori è, alla lunga, contronatura.
Chi si percepisce più “grande” dei propri genitori e, ancora peggio, non riesce a sviluppare un senso di gratitudine per la vita ricevuta, deve mantenere una costante rigidità della colonna. Questo pregiudica la flessibilità e la mobilità della colonna generando il mal di schiena.
“Perdonare” i genitori aiuta?
Abbiamo visto come, nella costellazione raccontata, la donna abbia detto: “Ho perdonato mia madre”. Perché questo non è stato sufficiente per risolvere o fermare i suoi problemi di mal di schiena e riportare armonia nel suo sistema familiare?
“Perdonare”, nel senso comune che intendiamo, è un ulteriore modo di sentirsi superiori. Chi perdona è perché ha ricevuto un torto e col perdono è come se concedesse qualcosa al suo “carnefice”. Di fatto chi sente di perdonare un’altra persona, interiormente si pone su un piano superiore rispetto ad essa. Il risultato finale è che chi perdona sente di avere ricevuto un torto e, successivamente, di essere stato così clemente da perdonare senza bisogno di compensare il torto subìto. In questo modo tale persona diventa “irraggiungibile” perché si sente definitivamente superiore. Così il mal di schiena invece di mitigarsi aumenta. L’ho spiegato nell’impronta sugli “ordini dell’amore”.
Quindi come se ne può uscire?
Se si desidera tornare nel flusso della vita è necessario farsi piccoli di fronte ai propri genitori. Questo indipendentemente da cosa possa essere successo nel passato. Ciò che ci libera dal senso di superiorità è entrare profondamente in contatto con una grande verità:
I nostri genitori ci hanno donato il nostro bene più grande, la nostra vita.
Quindi non ha alcun senso pensare di “perdonare” i propri genitori. Il movimento essenziale è lasciare andare il passato così com’è e inchinarsi di fronte alla fonte della propria vita, anche se questo a volte può essere estremamente difficile. In questo modo si lascia andare il passato, il senso di superiorità e con esso il mal di schiena.
vorresti mettere in scena un tuo sintomo in una costellazione?
Bibliografia consigliata:
gli ordini dell'amore
Un manuale per la riuscita delle relazioni - Bert Hellinger
Malattia come simbolo
Dizionario delle malattie sintomi, significato, interpretazione - Ruediger Dahlke