Epigenetica e costellazioni familiari

Cos’è l’epigenetica

Per comprendere a fondo cosa sia l’epigenetica e cosa c’entri con le costellazioni familiari, è necessario prima riflettere su cosa sia la vita. Alla fine dell’articolo scoprirai quanto epigenetica e costellazioni familiari siano strettamente in relazione.

La vita è prima di tutto informazione e trae origine da un’informazione intelligente e precisa. Ognuno di noi è un sistema in grado di accogliere, immagazzinare ed elaborare informazioni.

Il grande fraintendimento degli ultimi decenni nel modo di spiegare la genetica è stato quello di parlare unicamente di DNA e di patrimonio genetico. L’immagine ancora dominante è che il DNA rappresenti il codice della vita, che quindi sia il fattore determinante per i nostri fattori fisici e le nostre malattie.

Per comprendere meglio quale sia il ruolo del DNA utilizzerò la metafora dell’informatica. Se immaginiamo il nostro corpo fisico come se fosse un computer il DNA corrisponderebbe al suo hard disk, o, a un livello superiore, a tutte le informazioni contenute nel web.

Il nostro patrimonio genetico è quindi l’informazione a cui potenzialmente il computer (corpo fisico) può avere accesso. Di per sé, però, il DNA non organizza l’espressione dell’informazione.

Ciò che ancora manca è quindi il software, le applicazioni che possono utilizzare questi dati.

Possiamo quindi definire

l’epigenetica come l’insieme dei programmi fisiologici, che utilizzano le informazioni presenti nel DNA per la sopravvivenza e tutte le funzioni fisiche.

Sopra il codice genetico c’è quindi il codice epigenetico che regola l’espressione dei geni.

Dal punto di vista biologico l’epigenetica è l’insieme delle proteine che agiscono ognuna come specifica applicazione. Queste sono deputate all’utilizzo delle informazioni contenute nel DNA a servizio della vita del nostro corpo. Esse agiscono quindi sull’espressione del DNA, sono quindi loro il vero motore della vita. 

doppio filamento di DNA: l'epigenetica e le costellazioni familiari tolgono la grande importanza data alla genetica
Photo by sangharsh lohakare on unsplash

Epigenetica e malattie: la medicina del futuro

Una prima importante considerazione riguarda le malattie ereditarie e la predisposizione al cancro.

Il nostro patrimonio genetico non è in nessun caso una condanna.

Non ci ammaliamo semplicemente perché ereditiamo un certo DNA, ma perché esprimiamo attraverso il nostro programma epigenetico alcuni geni ereditati. Cosa significa in modo semplice tutto questo?

Che le malattie nascono da un problema di informazione, di comunicazione con le cellule. Qualcosa dentro di noi va nella direzione della distruzione invece che di sostegno alla vita.

Un esempio per tutti: il cancro

Il cancro, per esempio, rappresenta un microorganismo intelligente che ha come informazione quello di moltiplicarsi senza controllo per formare una nuova vita, come se fosse un embrione.  Si tratta di un organismo individualista a cui manca l’informazione di fare parte di un organismo più grande. Un tumore, quindi, rappresenta un organismo che si isola per formare una microcomunità indipendente e che non è in grado di comprendere il linguaggio della comunità che lo ospita.

L’approccio epigenetico si basa quindi sulla comunicazione, sul fare arrivare le informazioni corrette alle cellule. Questo approccio non è più quindi una lotta, come invece succede nella medicina classica.  Qui non si cerca più di uccidere questo nuovo organismo ma di rieducarlo. 

Dal punto di vista biochimico l’epigenetica cerca quindi di fornire alle cellule tumorali le informazioni di autoregolazione e differenziazione che appartengono alla fase intermedia e finale di un embrione. Con questo approccio basato sull’informazione il tumore diventa una malattia reversibile.

Epigenetica e costellazioni familiari: una stretta relazione

Quando parliamo di informazione cellulare non stiamo parlando unicamente di meccanismi biochimici ma, ancora prima, di frequenze. Tutta la vita e la materia sono basate sulle frequenze e la comunicazione stessa stessa è frequenza.

I nostri pensieri e le nostre emozioni generano frequenze che agiscono nel nostro corpo e sulle nostre cellule. Noi siamo quindi i primi creatori di informazioni per il nostro corpo, chi altro potrebbe esserlo?

Si può comprendere quindi che l’espressione dei nostri geni, malattie comprese, nasce da tutto il contesto in cui viviamo e dalle informazioni che ne traiamo interpretandolo. L’ambiente in cui viviamo, le relazioni che abbiamo, le attività, il lavoro, le esperienze, tutto concorre a scegliere quali informazioni attivare o disattivare nel nostro DNA.

Come hanno dimostrato e divulgato da tempo autori come Bruce Lipton e Gregg Braden, tutto il nostro sistema di credenze conscio e inconscio agisce sulla nostra fisiologia programmandola.

Quando parliamo di credenze e programmi inconsci stiamo parlando soprattutto di campo morfogenetico, l’insieme di informazioni derivante dal sistema in cui viviamo, in primis dalla nostra famiglia.

Epigenetica e costellazioni familiari: il punto di unione

E’ qui che arrivano le costellazioni familiari. In questo contesto potremmo definire

le costellazioni come un “programma” in grado di correggere i “bug” presenti nelle applicazioni che gestiscono l’informazione.

In termini più semplici: le costellazioni familiari hanno come obbiettivo quello di portare alla luce i programmi autodistruttivi e autosabotanti che si nascondono nel nostro inconscio e riscriverli.

Attenzione: questi “errori” in realtà nascono sempre da un amore o un bisogno di amore inconscio. Per questo motivo non sono da condannare o eliminare, ma da trasformare.

Lo si fa prima di tutto con immagini e con frasi che forniscono informazioni nuove volte alla riconciliazione e alla riarmonizzazione del sistema.

Per fare un esempio spesso dietro a un cancro c’è una relazione importante interrotta. Questa relazione molte volte riguarda un genitore, più facilmente la mamma.

Dal punto di vista biologico l’informazione che la “mamma è sbagliata” e la conseguente interruzione di relazione crea un blocco al fluire della vita.

Si giudica e si interrompe la relazione con la fonte della nostra vita. Trovare la strada per riconciliarsi alla mamma, prenderla tutta, così com’è senza filtri o giudizi, diviene così la strada maestra per il tornare alla vita.  

una mano accoglie un seme con foglie: epigenetica e costellazioni familiari ci mostrano come sia importante accogliere la vita così com'è
Photo by name gravity on unsplash

Dall’epigenetica alla felicità

Questo è il sottotitolo del bellissimo libro “Happy genetica” consigliato qui sotto in bibliografia. Come si è detto nel paragrafo precedente siamo prima di tutto noi ad avere il potere di comunicare con le nostre cellule e il nostro organismo. Le emozioni in questo passaggio di informazioni sono determinanti perché sono l’espressione del nostro adattamento alla vita.

Nel momento in cui siamo gioiosi, entusiasti, vitali stiamo comunicando al nostro organismo che va tutto bene, che siamo nel flusso della vita.

Quando invece siamo tristi, arrabbiati, spaventati, stiamo dicendo che qualcosa non va e ci troviamo in uno stato di sofferenza, che qualcosa di importante deve cambiare.

I sentimenti negativi influiscono negativamente sulla salute, agiscono sull’espressione dei geni “distruttivi”.

In questo senso possiamo dire che chi soffre di più e si adatta meno alla vita ha maggiori probabilità di ammalarsi e di morire.

Come insegnano le cinque leggi biologiche, la malattia e la morte possono essere viste così come “programmi speciali” per chi non si adatta al fluire della vita. Spesso siamo noi a scegliere inconsciamente una malattia e a volte la morte stessa per uscire da un’esistenza divenuta insopportabile.

Un nuovo senso della vita

La chiave quindi per ritrovare la salute è ritrovare un senso profondo nella vita. La riconciliazione interiore con i propri genitori e familiari e con tutto ciò che nel passato può averci ferito è spesso il primo passo che si propone nelle costellazioni familiari.

Riconciliarsi col passato significa liberarsene e potere finalmente guardare al presente e al futuro. 

Solo lasciando andare il passato  è possibile sviluppare una nuova visione del futuro costruttiva in grado di dire alle nostre cellule: avete uno scopo per continuare a servire la vita!

La felicità e l’entusiasmo, quindi, non possono essere degli obiettivi a cui arrivare, ma il carburante quotidiano per arrivare agli obiettivi del futuro.

La felicità, di conseguenza, non può essere condizionata da eventi o montagne russe emozionali, ma va cercata come uno stato di coscienza permanente, intimo, intoccabile. Questo è il segreto di salute e longevità.

Buon lavoro!

ti interessa approfondire e METTERE IN SCENA UNA COSTELLAZIONE su un tuo tema?

Bibliografia consigliata:

La biologia delle credenze

Come il pensiero influenza il DNA e ogni cellula - Bruce Lipton

copertina del libro Heppy genetica
Happy genetica

Dall’epigenetica alla Felicità! - Pier Mario Biava, Richard Romagnoli

copertina del libro: parlare al cancro
Parlare al cancro

La Ricerca del dialogo per riprogrammare le cellule - Nader Butto, Inthavong Somchay, Franco Canestrari, Pier Mario Biava

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