Autoironia: una via per l’illuminazione

Autoironia: lo strumento più potente di crescita

“Finchè ridi degli altri non sei un testimone. Quando inizi a ridere di te stesso, diventi un testimone… La gente in tutto il mondo ride degli altri; solo un ricercatore del vero ride di se stesso. E chi riesce a ridere di se stesso, ha cominciato a vedere qualcosa”.

Osho, Aprirsi alla Vita

Avresti mai pensato all’autoironia come uno degli strumenti più efficaci per la tua crescita spirituale?

Spesso si è alla ricerca di nuove tecniche, di pratiche misteriose e sconosciute per l’elevazione spirituale o per la propria crescita personale. A volte abbiamo strumenti alla portata di tutti nel quotidiano che ignoriamo: una di queste è sicuramente l’autoironia. 

L’autoironia non è qualcosa di semplice, non per tutti. Molte persone nascono autoironiche e questo è un grandissimo vantaggio. Per altre sembra quasi una missione impossibile. In questa impronta ti spiego perché vale la pena di investire quanto più possibile in questa pratica!

Una vita autoironica è una vita felice

Se imparerai a ridere di te ti divertirai per tutta la vita

DI sicuro ti sarai accorto di quanto la vita di una persona autoironia sia più leggera rispetto a una persona permalosa. 

Forse ti è meno chiaro il perché.

Risulta evidente, infatti, che una persona autoironica sia più simpatica e accettata dalle altre persone. Il carattere autoironico, difatti, è percepito non competitivo e non minaccioso. Una persona che sa ridere di sé tendenzialmente non si impone e ha bisogno di difendersi ponendosi in conflitto con altri. 

Oltre a essere maggiormente benvoluta dagli altri, una persona che si autoschernisce ha un grandissimo vantaggio: è inattaccabile!

Se riesci infatti a cogliere i tuoi punti deboli, i tuoi difetti e a ironizzarci sopra, stai togliendo le potenziali armi per essere attaccato da altri.

Saper ridere di noi stessi ci immunizza da bullismo, mobbing, sarcasmo, derisioni, ecc.

Se ci pensi bene in qualsiasi tipo di relazione questi elementi risultano dei grandi vantaggi in grado di sciogliere molte possibili tensioni.

quattro persone con in testa oggetti strani: una vita autoironica è più felice
Photo by cottonbro studio on pexels

L’arma più potente contro l’ego 

Come ho spiegato nell’impronta dedicata all’ego, l’autoironia è il suo antidoto più efficace.

Per definizione l’ego è serioso e porta alla sofferenza. Quando ci sentiamo offesi, presi in giro, derisi è sempre l’ego che si sente oggetto dell’attacco. 

Nel momento in cui diventiamo capaci di autoironia, quindi, stiamo prendendo di mira il nostro ego distaccandocene.

L’autoironia corrisponde quindi alla più evidente e sincera disidentificazione dall’ego che possiamo vivere

Quando siamo in grado di prendere in giro un nostro limite o un nostro errore siamo diventati “l’osservatore” distaccato tanto centrale nel pensiero di Gurdjeff.

L’effetto di una sana risata su sé stessi è subito percettibile: un senso di leggerezza e un abbassamento della tensione. Lasciare andare l’identificazione con l’ego, infatti, ha un grandissimo potere benefico sul nostro benessere.

Non vi è una ricetta per imparare l’autoironia. Un modo può essere quello di iniziare a osservarci in situazioni in cui siamo stati goffi e ci siamo esposti alla classica “figuraccia”. Uscire per un attimo dall’idea di dovere difenderci e divertirci di fronte noi come se osservassimo bonariamente l’errore di qualcun altro. Tutto qui.

un clown col pollice alzato: l'autoironia è l'arma più potente contro l'ego
Photo by ben wicks on unsplash

La spiritualità ironica

“La risata è la vera essenza della religiosità. La serietà non è mai religiosa. La serietà è il frutto dell’ego, è parte della malattia chiamata ego.

L’unica preghiera reale, la sola riconoscenza per il fatto di esistere è la risata.

La risata ha in sé qualcosa di divino; qualcosa che è accessibile solo all’uomo. Solo l’uomo è in grado di ridere, poiché può avere il senso dell’assurdo, del ridicolo; poiché può vedere in profondità e riconoscere tutte le stupidità che lo circondano

La risata raggiunge la parte più profonda del cervello, arriva fino al cuore. Chi riesce a ridere non può avere un attacco di cuore. Chi riesce a ridere non può suicidarsi. Chi riesce a ridere arriva automaticamente a conoscere il mondo del silenzio, perché quando la risata finisce, di colpo c’è silenzio.

A tutti viene richiesto di essere seri. Ridere è pericoloso, una cosa da ribelli. I tuoi genitori ti dicono qualcosa e tu ti metti a ridere: verrà preso come un insulto. La serietà è considerata qualcosa di onorevole e rispettoso.

“Finchè ridi degli altri non sei un testimone. Quando inizi a ridere di te stesso, diventi un testimone… La gente in tutto il mondo ride degli altri; solo un ricercatore del vero ride di se stesso. E chi riesce a ridere di se stesso, ha cominciato a vedere qualcosa”.

Osho, Aprirsi alla Vita

L’autoironia come via.

Bibliografia consigliata: 

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